Alessandro Campagna, appena 20 anni e già un curriculum sportivo di tutto rispetto. Pratica gli sport di combattimento da quando aveva 11 anni, fin da piccolo ha dimostrato di avere questo sport nel suo DNA, infatti già da i primi incontri di categoria mostra di saperci fare. Ama allenarsi nella Muay Thai e nel K-1.
A 16 anni debutta negli incontri a contatto pieno, da subito sbaraglia tutti quelli che incontra sul suo percorso, a 17 vince subito il campionato italiano dilettanti I serie battendo atleti più esperti e grandi (d’età). Ad agosto scorso vince un’importante torneo in Suriname con atleti molto quotati in Olanda (uno dei paesi dove sono maggiormente diffusi questi sport) e nel mondo. Ora dopo essersi fatto le ossa in giro per i vari galà, riesce a fare sua questa grande occasione: conquistare il titolo iridato.
Alessandro viene selezionato per disputare questa sfida in Brasile contro un atleta di casa, Luciano “Boinha” Lopes, un atleta esperto e rodato, 37 anni, già campione brasiliano, panamericano e del mondo, 73 incontri e 71 vittorie. Si combatte a Piraju, a 350 km da San Paolo, nella cittadine del suo avversario. Il palazzeto ospita 3500 persone. L’ingresso di Alessandro è accolto con una serie di fischi che però non lo intimoriscono.
L’entrata del padrone di casa è accolto da un boato che fa venire la pelle d’oca… L’incontro comincia ed Alessandro prende da subito il centro del ring tempesta il suo avversario con potenti diretti sinistri che hanno lo scopo di tenere lontano l’avversario e segue l’azione con tutti del suo repertorio. Il brasiliano cerca di sorprendere Alessandro con potenti ganci che Alessandro prontamente schiva. Nella seconda ripresa il copione è lo stesso della prima, solo che i colpi cominciano a farsi sentire. In chiusura del terzo round Alessandro cogli con un preciso gancio destro il mento del brasiliano che viene contato. Finisce la ripresa e si torna agli angoli.
Nella quarta frazione Lopes è in affanno è stanco, la guardia non è ermetica e passa di tuto: pugni, calci, ginocchiate. A metà della ripresa il nostro piazza un circolare alla testa del “Boinha” che cade a tappeto, secondo conteggio per lui, si rialza, l’arbitro lo aiuta oltremodo a recuperare ma questo non gli evita di subire altri colpi pesantissimi e rimanere i balia degli eventi: Alessandro che lo attacca e l’arbitro che non lo tutela contandolo. Finisce la ripresa con il nostro avversario che è in affanno, non è lucido le sue gambe sono molli. Allo scadere del minuto di recupero, Alessandro è già pronto, è carico e determinato e finire il match prima del limite ma all’angolo opposto si prende tempo, si confabula, c’è movimento, ad un certo punto però l’arbitro che è li vicino, alza le le mani, le incrocia e le allarga, tre volte, il match è finito, ALESSANDRO è CAMPIONE DEL MONDO di K-1 cat. -66.800 KG!!!
Ora per lui si spera si aprano le porte dei più grandi palazzetti internazionali, se lo merita, tutto ciò che ha conquistato, lo ha fatto senza regali o sconti da nessuno, tutto col suo sudore e i suoi sacrifici e tutto ciò che ha conquistato, lo ha conquistato fuori casa, con pubblico ostile o non favorevole e arbitraggi a volte contrari.
Complimenti Alessandro “the Anaesthetist” Campagna!