E’ stata la terza volta che Sonja affrontava la catalana Loly Munoz. La prima volta a Milano all’interno di Oktagon (con vittoria per la nostra) e la seconda a Forte dei Marmi (match pareggiato). Questa volta invece lo spagnolo Rafa Martin ci invita a Barcellona per la rivincita. Accoglienza impeccabile da parte dell’ospite, ottimo trattamento, bell’albergo, gente simpatica a nostra disposizione. Tutto sembra andare per il meglio. Il giorno del match Sonja si sente bene e tranquilla come non mai. L’incontro parte subito forte con accesi scambi da tutte e due le parti.
Le ragazze non si risparmiano bordate. Sonja la centra più volte con i suoi ”uno-due” e con i suoi calci circolari in linea bassa e media. Fa un ottimo lavoro alla corta distanza con buone ginocchiate. Anche Loly però non sta a guardare e si rende sempre pericolosa con la sua boxe che però peccava di precisione. La nota dolente in questo match era l’arbitro, arrogante e forse troppo casalingo, già lo conoscevo per averlo avuto “contro” nell’incontro in cui Viorel combatté contro Frank Hurtado. Ebbene, nel K-1 secondo lui si possono mettere le braccia sul collo dell’avversario, però non si può tirare l’avversario per sferrare le ginocchiate anche se dirette al corpo… Forse è proprio questo il bello del K-1, ossia che il suo regolamento è talmente vario, che paese che vai, regolamento che trovi… Ma torniamo al match, essendo stata richiamata due volte per aver afferrato l’avversaria, Sonja decide di cambiare strategia e di tirare le ginocchiate d’incontro, senza afferrarla ma aspettando che fosse Loly a venirle addosso e in due occasioni la prende in pieno al tronco.
Dal punto di vista agonistico è stato un match bellissimo, dove entrambe hanno lottato, ma chi veramente ha dominato è stata Sonja imponendo la sua boxe precisa e pesante e i suoi calci che dopo tre riprese avevano gia fiaccato le gambe della spagnola. Alla fine delle cinque riprese, mentre sfilo i guantoni a Sonja, le facci i complimenti e le dico che ha vinto tranquillamente. Arriva il verdetto: con due giudizi a uno la vittoria va a Loly. Sonja arrabbiata come mai l’ho vista per un verdetto scende dal ring… Alla proclamazione della vincitrice inizia una serie di “buh” all’indirizzo della giuria, davvero pesante.
Mentre guadagniamo gli spogliatoi, la gente ci fa i complimenti e pensiamo che sia un modo carino di farci sbollire la rabbia. Ma… Dopo esserci cambiati usciamo dagli spogliatoi e ci andiamo a fare una bevuta alla faccia di chi ci ha voluto male, come arriviamo vicino al bar, ci si avvicina un gruppo di spettatori che fa i complimenti a Sonja e le dice che aveva vinto, ci soffermiamo a fare due chiacchiere con loro e a scattare alcune foto con questi fans estemporanei. Arriviamo al bar e subito altri ragazzi ci si avvicinano e dicono a Sonja che aveva vinto e anche qui altre foto. Tutte le persone che ci passavano vicino ci guardavano dispiaciuti per il verdetto ingiusto dato a Sonja.
Tutti i coaches degli altri atleti mi confermavano la vittoria di Sonja. Alla fine nonostante la sconfitta, sia io che Sonja eravamo quasi contenti, perché anche se la sconfitta ci bruciava, però c’erano tutti questi commenti carini e positivi che ci arrivavano continuamente e in modo del tutto spontaneo da parte del pubblico. In conclusione possiamo dire che è vero Sonja non ha vinto il match per colpa di un ambiente ancora troppo provinciale e teso a creare il campioncino del quartierino, però ha conquistato la stima e l’apprezzamento del pubblico, che forse non sarà composto di tutti addetti ai lavori, ma la gente non è scema ed è in grado di vedere e capire chi è preciso e porta colpi e chi invece va a vuoto e ne prende tanti soprattutto nel K-1, dove ogni colpo vale un punto, a meno che in questo galà fosse diverso… Del resto come dicevamo prima, paese che vai K-1 che trovi.